TRILUSSA

trilussa

Trilussa,  che sarebbe l’anagramma de Carlo Alberto Salustri, nacque a Roma il 26 ottobre 1871.
Il padre, Vincenzo, era de Albano Laziale, la madre, Carlotta Poldi, era straniera, de Bologna. Trilussa non fu proprio fortunello da regazzino. Quanno ciaveva   tre anni, er padre morì. Er piccolo Trilussa, assieme a la madre, fu riccorto dar padrino che era nobbile: er marchese Ermegildo Quintili.

Annette a scôla dai Fratelli delle Scuole Cristiane, ma non je annava.  Ciaveva solo 15anni quanno smise e cominciò  a scrive pe’ campà. Nel 1889, a diciottanni, scrisse er volume Le Stelle de Roma, mentre che scriveva su “Rugantino“, er giornale satirico  der poeta Giggi Zanazzo. Visto che a scrive je l’ammollava, trovò da lavora pure al “Don Chisciotte” e ar “Messaggero“.

L’idea che ciaveva er Trilussa della poesia romanesca, era de falla conosce, pe’ cosi dì, oltre li confini popolari de Roma.
Er romanesco che usava era meno romanesco de quello der Belli; a vorte sembrava ‘na lingua itagliana “arromanescata”, cosicché sonava come er romanesco ma se faceva capì da tutti.
L’idea era bbona, così bbona che lo fece famoso a Roma e fôra.
Quanno la madre morì, prese studio a via Maria Adelaide, e se po dì che smise de fa er giornalista. Non era ricco ma tra le pubblicazzioni e le letture delle poesie se la cavava.
Visto che da regazzino era stato fortunello, non volette da grosso abbandonà la tradizzione, e decidette de soffrì de côre.

TRILUSSA


Er 1°dicembre der 1950, er presidente de la Repubblica lo nominò senatore a vita. Come ultimo guizzo de ironia romana commentò:
Manno nominato senatore a morte
Morì 20 giorni doppo.

TRILUSSA