PIOVE
Er sindaco Marino sta morto preoccupato
E chiede ogni minuto a vigili , a pompieri:
Allora? Quanto piove? er fiume ha straripato?
Non era mejo forse de dà l’allarme ieri?
Marino , stia sereno, risponne er funzionario
Me so affacciato prima e appena fa du goccie
Er piano d’emergenza funziona tutto a orario
se possono allagà sortanto che le docce!
Le docce? Pe’ davero? A me l ‘addetto stampa,
Comunichi ai giornali, lo scriva su internèt
“Ha stabilito er sindaco che oggi non se scampa
Le docce so’ vietate, faceteve er bidèt!”
Lo so che paro matto, che faccio compassione
Che tutto er monno ride de questa situazione
La Roma dell’impero, de Augusto e Cicerone
Adesso è sotto botta pevvia de n’acquazzone!
Eppoi, se non bastasse, er nome che me porto
Parrebbe famme esperto de pioggie e diluviate
Ma io ve lo confesso, e non lo riccontate
Er mare, sant’iddio, io manco lo sopporto!
Fin da bambino mi hanno sempre ripetuto: “Parla come magni”. E io questo consiglio l’ho seguito, alla lettera. Talmente alla lettera che ho cominciato anche a scrivere come “magno”.
Così sono nate “Le Poesie Der Sandrone”