ER FILIPPINO INDIGGENO
Travorto come tanti dalla crisi del lavoro
‘n poro sturcinato, ahimè, non se da’ pena
e se dispera a rimedià er pranzo co’ la cena
magara mantenendo ‘n’ombra de decoro.
Inizia la ricerca, s’empegna a piena lena
tra centri pell’impiego e annunci sui giornali
ma tutte le manzioni so’ ‘mpegni marginali
so’ tutti lavoretti pagati a malapena
e allora non rimane che fassene raggione
e mettese a servizio a casa dei padroni
rubanno li mestieri ai noti filippini
Quindi se travaja co’ ramazza e scopettone
se stennono ‘n terazza majette e pantaloni
pe’ chiude lucidanno gabinetti e lavandini !
Fin da bambino mi hanno sempre ripetuto: “Parla come magni”. E io questo consiglio l’ho seguito, alla lettera. Talmente alla lettera che ho cominciato anche a scrivere come “magno”.
Così sono nate “Le Poesie Der Sandrone”