ER DECIMO GIRONE
Er sommo tra i poeti, chiamato l’Alighieri
Quanno compose l’opera, seduto.su una sedia,
Pensotte d’avè espresso li turpi più pensieri
Parlanno de li diavoli nella Divin Commedia
Disposti nei gironi che scavano per tera
Er Dante nazionale ce mise proprio tutti
Buciardi, traditori, beoni e farabutti
E ce ne fosse uno che de pena non s’ accora!
Ma li sbaji li commetteno persino i più capaci
E oggi er Fiorentino, ner monno de l’inferno
Aggiungerebbe ‘n cerchio, pe’ falli fino a dieci
E chiamerebbe l’ospiti ” quelli der non ritorno”
E je farebbe fa ‘a strada avanti e dietro
Portanno su la schiena li buffi accumulati
Scherniti da li diavoli nascosti dietro ar vetro
Ripassi ‘n’artro giorno, che i conti so’ sbajati!
Fin da bambino mi hanno sempre ripetuto: “Parla come magni”. E io questo consiglio l’ho seguito, alla lettera. Talmente alla lettera che ho cominciato anche a scrivere come “magno”.
Così sono nate “Le Poesie Der Sandrone”